Ogni commento è superfluo

Qualcuno si ricorda dello spettacolo di Castelluci?

Sembra che nel corso di quello spettacolo una riproduzione gigantesca del volto del Cristo di Antonello da Messina divenisse bersaglio di un lancio escrementi.

Le reazioni dei cattolici non furono unanimi. Alcuni dissero che in realtà  lo spettacolo nel suo complesso non era blasfemo. Altri  dissero che lo spettacolo non era blasfemo ma che comunque  offendeva gravemente la fede dei cattolici. Altri dissero che era blasfemo senza scusanti e ne invocarono la cancellazione. Oltre a queste tre principali posizioni, c’erano molte altre posizioni, molto più sfumate e composite. A dire il vero, in quei giorni era difficile trovare due cattolici che la pensassero alla stessa maniera. Ma la cosa importante è che anche i cattolici convinti di “blasfemia” non chiedevano nulla di più e nulla di meno che la rimozione della scena incriminata o al più la cancellazione  dello spettacolo. I cattolici più “arrabbiati” il massimo che fecero fu di protestare in piazza davanti al teatro in cui si svolgeva lo spettacolo.

Nessun cattolico ha chiesto la testa di Castellucci, nessun cattolico ha minacciato lui o gli attori, nessun cattolico ha assaltato ambasciate.

Nel corso degli ultimi anni, migliaia di cristiani son stati letteralmente trucidati dai fondamentalisti musulmani. Ormai nei paesi a maggioranza musulmana per un cristiano  andare a messa la domenica significa rischiare la vita. Ebbene, di fronte a questo genocidio i cattolici hanno protestato e invitato i governi occidentali a esigere dai governi dei paesi arabi il rispetto delle minoranze. Il papa ai cristiani dei paesi arabi non dice: “vendicatevi”. Dice; “diventate costruttori di pace”.

Di fronte alla campagna anti-cristiana portata avanti dai musulmani, nessun cattolico ha assaltato le ambasciate dei paesi arabi, nessun cattolico ha organizzato “rappresaglie” contro i musulmani.

Un mese fa appare su You-tube un film che senza ombra di dubbio offende gravemente la fede dei musulmani. Inoltre, il filmato descrive i musulmani come dei violenti sanguinari. Offesi a morte per essere stati descritti come dei violenti e sanguinari, i musulmani uccidono un ambasciatore e trascinano il suo cadavere in giro per le strade, assaltano le ambasciate americane in giro per il mondo, provocano morti e feriti, condannano a morte e cercano di uccidere non solo gli autori e gli attori del film ma anche tutti i dipendenti delle ambasciate americane nonché il principe Henry d’Inghilterra.

Torniamo indietro nel tempo: nel ventesimo secolo i regimi esplicitamente atei e anti-cristiani provocano due guerre mondiali con corredo di lager e gulag. Questi regimi hanno perseguitato i cristiani con una ferocia possibilmente maggiore rispetto a quella dei musulmani. Secondo calcoli accurati, all’interno dell’Occidente le guerre, le persecuzioni, le epurazioni eccetera promosse dai regimi atei del ventesimo secolo avrebbero provocato da sole più morti di quanti ne abbiano provocati tutte le guerre messe insieme dei secoli precedenti.

Torniamo ancora più indietro nel tempo: dal settimo secolo dopo Cristo all’undicesimo secolo, i pirati musulmani saccheggiano e devastano ininterrottamente l’Europa. Oltre a devastare e ammazzare, rubano.  Oltre a rubare le cose, rubano le persone.  Sul mercato degli schiavi del Nord Africa vanno a ruba specialmente le bambine e le ragazze bianche. Nel frattempo, l’Islam armato si è mangiato tutte le terre un tempo cristiane del Medio Oriente, e minaccia di mangiarsi l’Europa stessa. I cristiani decidono di reagire. Bisogna fermare l’Islam armato al di là del Mediterraneo, prima che si metta in mare. E così i cristiani, con immensi sacrifici economici, organizzano le spedizioni denominate “Crociate”. Dunque, le Crociate non furono guerre di conquista: furono guerre di difesa.

Torniamo all’oggi: secondo tutte le indagini, dove c’è più ateismo c’è più Islam. Nello specifico: nei paesi occidentali in cui l’ateismo è maggiormante diffuso fra gli autoctoni, l’Islam fondamentalista è maggiormente diffuso fra gli immigrati. Vedi Inghilterra, Belgio, Olanda e paesi scandinavi. Evidentemente, la cultura atea-matarialista-edonista non funziona come argine alla diffusione del fondamentalismo islamico.

E i lacisti atei di casa nostra sulla loro stampa scrivono che cattolici e islamici sono uguali, che sia gli uni che gli altri sono violenti e intolleranti, che i crociati erano molto più violenti e criminali dei terroristi islamisti, che il terrorismo islamico è la risposta alle crociate fatte dai cristiani nel Medioevo, che siamo di fronte allo scontro fra “due opposti fondamentalismi”, che per conquistare la pace bisogna distruggere tutte le fedi, specialmente quella cristiana, e fare trionfare l’ateismo.

Ogni commento è superfluo.